Perché

A me piace leggere, scrivere e correre. Ultimamente riesco a scrivere solo racconti o considerazioni legate alla corsa. E cerco di scovare racconti o romanzi legati in qualche modo alla corsa. E, appena posso, corro. Speriamo non sia grave.

domenica 11 maggio 2014

8.2 I lunghissimi di Gianluca (esaurite le colline tra Lastra e Ginestra!)

Se qualcuno mi pone un problema, non resisto, scatta in me qualcosa che mi trasforma nel “mi chiamo Wolf e risolvo problemi” di tarantiniana memoria.
È bastato che Gianluca dovesse trovare dei percorsi collinari abbastanza impegnativi (ma corribili) che però fossero sufficientemente lunghi per i suoi lunghissimi in preparazione della Pistoia-Abetone. Oltre che per il gusto e l’onore di risolvere un problema, una ottima occasione per fargli vedere i miei luoghi privati di fatica, strade che tante volte ho calcato in solitaria e che apprezzo ogni volta per gli squarci di natura e di paesaggio che riservano.

Il primo passo è stato facile: ho unito il percorso 8 e il percorso 8.1 creando un giro interessante:

Lastra-Roveta-Ginestra

Asfalto / saliscendi (540m dislivello) / 20,5km o 22,5km (giro)

L’incertezza dipende se nell’8.1 si risalga da Carcheri oppure dalla vecchia pisana per quella che ho solo recentemente scoperto essere nota come la salita del “Grillaio”, nel qual caso si allungherà di un paio di chilometri.
Come percorrenza, preferisco partire da Inno e fare prima il giro in Roveta per poi, ripassando da Inno, proseguire fino a Sant’ilario, piuttosto che partire e tornare a Sant’Ilario (che potrebbe essere logisticamente più comodo) in modo da attaccare la salita di Roveta senza aver prima speso energie su via di Valle. Va però detto che partendo da Inno si è costretti a aggiungere un paio tratti per collegarsi al percorso somma di 8 e 8.1 portando il chilometraggio a 26-28km (e un dislivello sui 600m).

Gianlunca ha provato il giro "breve" (che però partendo da Inno era da 26km) e mi è parso di capire che abbia apprezzato, anche se pare che durante i chilometri finali, con le salite di via di Valle e poi di Mazzetta, gli siano  sgorgati genuini e spontanei improperi in direzione del sottoscritto (opportunamente assente). Con affetto s’intende. Spero.


Il secondo è un vero lunghissimo:

Lastra a Signa-Roveta-Ginestra-Inno-Ginestra-Malmantile

Asfalto / saliscendi (825m dislivello) / 35km (giro)


Ovviamente si sfrutta il lavoro appena fatto e si costruisce sul giro summenzionato. 
Il concetto è che, una volta risaliti dalla Ginestra per Carcheri fino a Inno, si ridescenda per la salita del Grillaio fino a Ginestra (usando in discesa la variante del percorso 8.1).
A quel punto, arrivati alla gelateria Genius si gira a destra uscendo dalla Ginestra, si passa sotto la Fi-Pi-Li e dopo cinquecento metri lungo la provinciale verso Montelupo si trova una strada alla nostra destra: è via di Bracciatica. La si prende salendo rapidamente nel bosco. Lungo il crinale si nota sulla destra il ristorante-pizzeria I Fagiolari: piacevole soprattutto nelle seratae estive per le grandi terrazze all’aperto (non è pubblicità: io ci vado almeno una volta a stagione e mi ci sono sempre trovato bene).
Oramai tornati in quota, si raggiunge Malmantile e da lì le Quattro Strade, ricollegando al percorso precedente, verso Inno o verso Sant’Ilario a seconda di dove siamo partiti, tramite Marliano: ormai le strade sono quelle...


Alla fine Gianluca conoscerà tutti i crinali e le valli tra Ginestra e la Lastra...

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